L'FDA ha approvato Rinvoq, un inibitore di JAK, per l'artrite reumatoide moderata-grave
L'FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Rinvoq ( Upadacitinib ), un inibitore di JAK ( Janus-chinasi ) attivo per via orale una volta al giorno.
Il farmaco trova indicazione nei pazienti con risposta inadeguata o non-tolleranti il Metotrexato nel trattamento dell'artrite reumatoide da moderata a grave, al dosaggio standard di 15 mg.
L'approvazione della FDA di Rinvoq si basa sui dati del Programma SELECT, che comprende 5 studi di fase 3 che hanno arruolato circa 4.400 pazienti con artrite reumatoide.
Gli studi hanno valutato l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità in una varietà di pazienti con artrite reumatoide, compresi quelli che avevano fallito o erano intolleranti ai DMARD ( farmaci antireumatici modificanti la malattia ) biologici e quelli mai trattati con Metotrexato o che avevano presentato una risposta inadeguata al Metotrexato.
Upadacitinib, il principio attivo di Rinvoq, ha raggiunto tutti gli endpoint primari e secondari in tutti e cinque gli studi SELECT:
SELECT-EARLY: il 52% dei pazienti naive-al-Metotrexato e trattati con Upadacitinib 15 mg alla settimana 121 ha raggiunto ACR50, contro il 28% di quelli trattati con Metotrexato;
SELECT-MONOTHERAPY: il 68% dei pazienti che hanno mostrato una risposta inadeguata o intolleranza al Metotrexato e sono stati trattati con Upadacitinib alla settimana 141 ha raggiunto ACR20, rispetto al 41% di quelli che hanno continuato ad assumere Metotrexato;
SELECT-COMPARE: il 71% dei pazienti con risposta inadeguata o non-tolleranti il Metotrexato, trattati con Upadacitinib più Metotrexato ha raggiunto ACR20, contro il 36% trattato con placebo più Metotrexato, alla settimana 121;
SELECT-NEXT: il 64% dei pazienti con intolleranza o risposta inadeguata ai DMARD sintetici convenzionali e trattati con Upadacitinib più DMARD sintetici convenzionali ha raggiunto ACR20, contro il 36% di quelli trattati con placebo più DMARD sintetici convenzionali, alla settimana 121;
SELECT-BEYOND: il 65% dei pazienti con intolleranza o risposta inadeguata ai farmaci biologici e trattati con Upadacitinib più DMARD sintetici convenzionali alla dodicesima settimana ha raggiunto ACR20, contro il 28% di quelli trattati con placebo più DMARD sintetici convenzionali.
I pazienti che hanno assunto Upadacitinib hanno raggiunto la remissione clinica, uno stato caratterizzato da quasi nessuna attività e assenza di sintomi di malattia, anche senza Metotrexato.
Circa il 30% dei pazienti trattati con Upadacitinib ha raggiunto la remissione clinica ( punteggio DAS28-CRP inferiore a 2.6 ) alla settimana 12 in SELECT-COMPARE e alla settimana 14 in SELECT-MONOTHERAPY rispetto al 6% con placebo più Metotrexato e all'8% con Metotrexato, rispettivamente.
In SELECT-EARLY, il 36% dei pazienti trattati con Upadacitinib ha raggiunto la remissione clinica alla settimana 12 contro il 14% con Metotrexato.
Tassi di remissione durevole sono stati osservati fino alla settimana 26. Il 48% dei pazienti trattati con Upadacitinib da solo in SELECT-EARLY e il 41% dei pazienti trattati con Upadacitinib più Metotrexato in SELECT-COMPARE hanno ottenuto la remissione clinica alle settimane 24 e 26, contro il 9% con placebo più Metotrexato e il 18% con Metotrexato, rispettivamente.
Upadacitinib ha significativamente inibito la progressione radiografica misurata dalla variazione del punteggio Sharp totale modificato ( mTSS ) dal basale rispetto al Metotrexato in SELECT-EARLY ( 0.14 vs 0.67 ) e Upadacitinib più Metotrexato versus placebo più Metotrexato in SELECT-COMPARE ( 0.15 vs 0.78 ) attraverso le settimane 24 e 26, rispettivamente.
Gli effetti indesiderati più comuni associati a Upadacitinib comprendono infezioni del tratto respiratorio superiore ( comune raffreddore, infezioni del seno nasale ), nausea, tosse e piressia.
I pazienti trattati con Upadacitinib presentano un rischio maggiore di sviluppare infezioni gravi che possono portare al ricovero ospedaliero o al decesso. Queste infezioni includono tubercolosi, infezioni fungine invasive, infezioni batteriche, infezioni virali e di altro tipo dovute a patogeni opportunistici. La maggior parte dei pazienti che hanno sviluppato queste infezioni assumevano, in modo concomitante, immunosoppressori come Metotrexato o corticosteroidi.
Linfoma e altri tumori maligni sono stati osservati nei pazienti trattati con Upadacitinib.
Trombosi, inclusa trombosi venosa profonda, embolia polmonare e trombosi arteriosa, si sono verificate nei pazienti trattati con inibitori di JAK impiegati per trattare le condizioni infiammatorie.
I pazienti trattati con Upadacitinib possono anche essere a rischio di altre reazioni avverse gravi, tra cui perforazioni gastrointestinali, neutropenia, linfopenia, anemia, aumento dei lipidi, aumento degli enzimi epatici e tossicità embrio-fetale. ( Xagena2019 )
Fonte: Abbvie, 2019
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